Le macchie cutanee sono delle lesioni non rilevate di colorito diverso dalla cute normale. Le macchie o iperpigmentazioni, sono caratterizzate da una presenza eccessiva di melanina in una circoscritta zona della pelle (per maggiori informazioni su questo fenomeno rimandiamo ad un articolo del Dr. Paciolla che potete leggere a questo link).
Peeling o laser: quale prediligere?
Una metodica non esclude l’altra. In entrambe i casi è necessario affidarsi ad una manualità e ad una competenza specifica di un professionista che sappia utilizzare l’una o l’altra metodica in modo approfondito. In Medlight, ad esempio, abbiamo specialisti sia in un campo che nell’altro dove è possibile avere un parere competente e approfondito su entrambe i trattamenti prima di scegliere quello più giusto per noi.
Come funzionano i peeling per il trattamento delle macchie cutanee?
Solitamente si consigliano soft peeling, che rimuovono i primi strati della pelle in modo gentile e sicuro: le sostanze chimiche impiegate aiutano a stimolare il rinnovo cellulare, fanno scomparire le macchie scure e rendono la pelle luminosa. Il peeling migliore per eliminare le macchie cutanee è quello che si sceglie in base alla profondità della macchia. Questo è fondamentale perché non tutte le macchie sono uguali: se una macchia è superficiale e coinvolge quindi l’epidermide, tutte le volte che la nostra pelle si rinnova naturalmente è come se eliminasse un po’ dello strato ove la macchia è presente. Spesso però con l’avanzare dell’età , il turnover cellulare della pelle del viso è rallentato le macchie tendono a non sparire. Se la macchia è superficiale verrà trattata con soft peeling appunto per velocizzare questo processo. Quando le macchie sono profonde, invece, significa che la melanina responsabile delle macchie ha raggiunto il derma. Peeling troppo aggressivi in questo caso potrebbero avere un effetto rebound (o di rimbalzo) che potrebbe portare delle infiammazioni della pelle. La soluzione spesso sta nell’utilizzare formulazioni particolari sempre a base di acido tricloroacetico (TCA) a bassa concentrazione abbinate ad altre molecole contenute in peeling particolari che hanno lo scopo di bloccare la formazione della melanina, come ad esempio l’acido tranexamico e il 4-esilresorcinolo.
In linea generale i peeling chimici più frequentemente utilizzati per le macchie cutanee abbiamo:
- Alfaidrossiacidi (AHA): sono presenti in natura da prodotti come: mele (acido malico), agrumi (acido citrico), latte (acido lattico), uva acerba (acido tartarico), canna da zucchero (acido glicolico), aceto (acido acetico). Il più usato e conosciuto è l’acido glicolico.
- Acido Salicilico: acido utile per peeling superficiali, in quanto denatura lo strato corneo.
- Resorcina: si tratta di una vecchia formula di peeling. E’ un derivato del fenolo. Presenta un rischio di tossicità sistemica e di reazione allergica: è obbligatorio quindi eseguire patch test cutaneo.
- Tricloroacetico (TCA): presenta il vantaggio di creare un’esfoliazione medio-profonda senza una seria tossicità sistemica.
Laser per la rimozione delle macchie della pelle
Un valido aiuto contro le macchie scure viene anche dalla tecnologia laser medicale che, in poche sedute e senza rischi o disagio, rimuove le macchie in modo mirato grazie al flusso concentrato di energia. Il laser, quando viene impiegato su questi inestetismi, dimostra di essere molto rapido ed efficace. Tuttavia è necessario ricordare che le macchie possono ricomparire nel caso in cui non venga posta accurata attenzione all’esposizione solare mediante adeguata fotoprotezione, ma potranno essere nuovamente rimosse.
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